Quante volte nei film, in momenti apparentemente tranquilli abbiamo sentito pronunciare la fatidica frase “Andrà tutto bene”? Inutile dire che quello che segue di solito non è per niente positivo né rassicurante.
Questa frase è il cuore e il titolo dell’ultimo singolo di Levante, una canzone che, sotto al vestito pop accattivante e al ritmo sostenuto, racconta la società e l’uomo di oggi come di solito non si fa più o perlomeno non nel tanto osannato mondo indie pop che riempie radio e piattaforme digitali.
Negli anni ’70 questo si chiamava impegno, più avanti qualcuno avrebbe parlato di testo scomodo o cantautorale, oggi semplicemente la si presenta come una canzone che va oltre al particolare, al quotidiano, allargandosi a quel concetto se vogliamo banale ma inevitabile, cioè la società.
“Andrà Tutto Bene” è una canzone terribilmente fuori moda che lascia stare il “noi” e il “loro” ma ci dà del tu, facendoci sentire al centro di avvenimenti che di solito noi pensiamo non ci riguardino direttamente.
Molti sono i rimandi a temi scottanti italiani: “prendono un ragazzo, lo uccidono per spaccio” ė un chiaro riferimento alla triste vicenda di Stefano Cucchi; uno spazio meritano anche le morti in mare, tante creature all’apparenza senza anima; l’attuale controcoltura cattolica che flagella chi sceglie per l’aborto e santifica chi è contro l’eutanasia. Ed i mari invasi dalla plastica: ghiacciai che gocciolano a valle.
La forma però, come vi dicevo, è assolutamente pop e godibile.
La canzone farà parte del quarto album di Levante, dal titolo originale,
“Magmamemoria”, per lei un concetto legato al ricordo ancora vivo, che brucia.
Racconta Levante “Quanto di ciò che è trascorso diviene Magmamemoria che, sebbene frutto del passato, si sviluppa nel presente e trova compimento nel futuro. Magmamemoria è nel per sempre per chi ha radici e non esiste per chi riesce a tagliare ogni contatto con ieri. Ma Ieri è sempre attuale, e ogni individuo ne ha bisogno. La memoria è eterna. Sopravvive all’uomo.” .