Lana Del Rey “Doin’ time”

Ci trasferiamo in California per scoprire un’artista misteriosa, enigmatica e affascinante, il suo nome di battesimo è Elizabeth Grant, ma tutti la conosciamo come Lana Del Rey.
Glamour e oscura, romantica e inquietante, Lana ha fatto parlare di sè tanto ai tempi di “Born to die”, album uscito nel 2012 che in poco tempo ha venduto sette milioni di copie mettendola sotto importanti riflettori e alimentando domande, misteri e dubbi.
Quell’enorme successo immediato poteva infatti essere un pericoloso boomerang perchè diciamoci la verità, Lana all’inizio sembrava un personaggio molto costruito, una starlet un po’ improvvisata che si costruiva addosso questo personaggio un po’ vamp un po’ svampito, con il sogno ambizioso di incarnare con eleganza e convinzione l’amato stile decadente hollywoodiano dei tempi andati.
Un po’ alla volta, album dopo album, Lana Del Rey è riuscita a farci credere di essere davvero quel personaggio, percorrendo uno stile musicale ed estetico completamente diverso dagli altri artisti, raccogliendo numerosi fan affascinati da questa lentezza e decadenza inesorabile, che riesce ad essere misteriosamente contemporanea.
Dopo un disco d’esordio nel 2010 ritirato immediatamente dal mercato a nome Lizzy Grant e quattro album di grande successo, Lana Del Rey ora si lancia in una nuova avventura dal titolo misterioso: “Norman Fucking Rockwell”.
Il suo sesto album in carriera è anticipato da un pezzo che in realtà non è suo, appartiene infatti al repertorio dei Sublime, gruppo californiano in attività fino alla scomparsa del proprio leader Bradley Nowell avvenuta nel 1996.
Questa canzone apparirà non a caso nel documentario dedicato alla band californiana, da sempre fonte di ispirazione per Lana Del Rey nonostante il genere rock ska sia apparentemente distante dal suo mondo musicale.
Ma in realtà non è altro che la faccia della stessa medaglia, la california con il suo lato oscuro e il lato solare che si incontrano, completandosi a vicenda.
La vita e la morte, le storie maledette e l’oscurità che fa da contraltare al glamour delle star, è questo il mondo che continua a rappresentare Lana Del Rey.