*ESTATE* Giuni Russo “Un’estate al mare” – 1982 –

Oggi ritorniamo ad immergerci in una Estate magica,quella del 1982.
L’Italia festeggiava la vittoria degli azzurri al Mondiale di Spagna, le canzoni belle in quella Estate erano veramente tante ma oggi vorrei concentrarmi su un personaggio di grande talento.
Lei è l’ indimenticabile Giuni Russo, cantante nata a Palermo il 10 settembre 1951 e scomparsa il 14 settembre 2004, una delle tante vittime del cancro.
Il suo vero nome era Giuseppa Romeo, figlia del baritono Pietro Romeo. La sua famiglia era molto interessata alla musica, anche lei non è stata da meno visto che, a soli 13 anni, ha la possibilità di esibirsi nientemeno che al Teatro Politeama, un luogo importante per la musica in Sicilia e a Palermo nello specifico.
Che avesse talento lo si è capito fin da subito, quella che è invece stata la più grande difficolta nella sua carriera ha riguardato il conciliare le sue aspirazioni, la sua creatività con le esigenze commerciali dei discografici che spesso le hanno messo i bastoni tra le ruote.
Nel 1967 Giuni Russo , col nome di Giusy Romeo, vince il Festival di Castrocaro reinterpretando “A chi” il grande successo di Fausto Leali. Per lei si spalancano le porte dl Festival di Sanremo dove partecipa nel ’68 e fa il pieno di complimenti, pacche sulle spalle.. Sembra nata una stella ma i tempi non sono maturi, viene eliminata subito e per lei si profilano 13 anni di lunga gavetta fatta di 45 giri di scarso successo, serate e tentativi di sfondare in Francia e in Germania, il suo nome che prima diventa “Junie” Russo e che poi viene scritto come si legge.
Poi, finalmente, nel 1981, grazie a Franco Battiato e Alberto Radius, il chitarrista della Formula 3 riesce a firmare un contratto con la CGD sotto l’ala di Caterina Caselli. Il loro è un rapporto artistico molto difficile perchè mentre Giuni Russo ha idee nuove, un modo di usare la voce e canzoni che per l’epoca sono troppo avanti, basta ascoltare il suo primo album “Energie” oppure canzoni come “Mediterranea” “Buenos Aires” o “Le contrade di Madrid”.
Poi c’è la sua anima più commerciale,vacanziera che Giuni Russo non ha mai rinnegato ma che ha sempre considerato come una parentesi divertente da concedersi ogni tanto. Le case discografiche e i produttori questo (Caterina Caselli compresa) non glie l’hanno mai perdonato e forse per questo Giuni Russo fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2004 ha pubblicato ben 16 album in totale indipendenza ma il grande pubblico la ricorda soprattutto per “Limonata cha cha cha”, “Alghero” e soprattutto la canzone che ci riporta all’ Estate ’82, un testo strampalato firmato da Franco Battiato e una musica che quasi prende in giro il clichè della canzone balneare stile anni ’60.