Facciamo un piccolo viaggio nel percorso artistico di un personaggio che si può definire “un artista completo”.
Lui è Miguel Bosè, una persona dal destino segnato perchè quando nasci a Panama da un attrice italiana,Lucia Borlani in arte Lucia Bose e dal famoso torero spagnolo Luis Miguel González Lucas, meglio conosciuto come Luis Miguel Dominguín, potete capire che difficilmente, con tutto il rispetto per le categorie, poteva nascere un ragioniere o un geometra.
Miguel è stato tenuto a battesimo dal regista Luchino Visconti, suo padrino, allevato da 7 donne e circondato da presenze illustri (tra gli amici di famiglia, il pittore Pablo Picasso e lo scrittore Ernest Hemingway),tutti artisti che lo hanno profondamente influenzato.
È un cantante famosissimo in Spagna e in tutti i paesi di lingua spagnola, ma gode di ottima fama anche in Italia, dove ha esordito nel 1978 e in poco tempo è diventato l’ idolo delle ragazzine con pezzi come “Super superman” e “Olimpic Games”.
Un altro suo classico dell’ epoca è “Bravi ragazzi”, canzone dominatrice dell’ Estate del 1982 e inno di tutti quelli come lui,nati nel ’56.
La sua carriera musicale poi ha proseguito su binari diversi, infatti negli successivi,mentre crescevano le sue quotazioni in Spagna, Sudamerica e nel resto dell’ Europa, l’Italia non ha apprezzato la sua voglia di crescere: il suo album “Bandido”, uscito nell’ 84 e oggi considerato uno dei suoi migliori, all’ epoca da noi è stato un flop.
Lui nel frattempo non si è fatto mancare niente, ha recitato nel film “Tacchi a spillo” di Almodovar, “Suspiria” di Dario Argento, ha fatto anche teatro continuando a mietere successi musicali nel mondo.
L’Italia, invece per una decina d’anni sembra essersi dimenticata di lui, ma in realtà si tratta solo di una pausa.
Infatti, nel ’94 esce “Sotto il segno di caino”, disco tutto in italiano che riporta in auge Miguel Bosè da noi, il merito va dato alle canzoni “I cieli dell’ Est”, “Ti mangerei il cuore” e soprattutto “Se tu non torni”.
Questa canzone ha permesso a Miguel Bosè di vincere il Festivalbar nel ’94 e , nella versione spagnola, è stata ricantata 13 anni dopo insieme a Shakira diventando un grande successo mondiale.
Quando si semina bene, magari ci vuole tempo e pazienza ma si raccoglie.