Nella cameretta di Harry Styles

“Late Night Talking” è il nuovo singolo tratto dal fortunato album “Harry’s house”, che ha portato ovunque le atmosfere pop sognanti dell’ex componente dei One Direction, ormai lanciato verso una sua delineata dimensione artistica.

Se vuoi sperare di avere un futuro a lungo termine nel tritacarne pop degli ultimi anni devi guardare al passato.
Questa frase lapidaria (e anche un po’ semplificativa) è adatta a introdurre un artista come Harry Styles, fino all’altro ieri idolo delle ragazzine negli One Direction e poi fautore di quel classico processo che ha come obiettivo allontanarsi il più possibile da quei clichè per conquistare una agognata libertà e maturità artistica.
Nei suoi confronti c’è un’attenzione eccessiva e pericolosa, quella che in passato ha bruciato diversi artisti, lo stesso Robbie Williams ha patito per le eccessive aspettative nei suoi confronti quando sembrava diventato la gallina dalle uova d’oro del pop e gli si chiedevano risultati al di sopra delle sue reali possibilità.
Ma oggi, nel 2022, la situazione è nettamente cambiata, come forse anche la figura della popstar, che si può permettere, di essere meno schiacciasassi infallibile, di mostrarsi più intimo e fragile.
Il minimalismo nei suoni, un’eleganza nelle scelte musicali, i toni pacati e dimessi, il soul e il funk usati senza strafare sono tra gli elementi identificativi di “Harry’s house”, un disco che serve più all’artista stesso e al suo percorso che alle classifiche, nonostante i risultati siano stati, nell’immediato, comunque più che confortanti.
“Music for a Sushi Restaurant” apre l’album richiamando Prince e Bruno Mars ma senza cercare quel furbo e accattivante “pieno sonoro”, “Grapejuice” richiama Paul Mc Cartney mentre “Little Freak” fa concorrenza a Chris Martin e ai Coldplay in versione intima e ispirata (non quelli degli ultimi tempi, per intenderci).
“Cinema” è un funk dimesso, un po’ alla Justin Timberlake (altro fuoriuscito da boyband che ha vissuto la sua stessa metamofosi).
“Boyfriends” ci ricorda un po’ com’era Ed Sheeran prima della cura super pop, “Keep Driving” è un Paolo Nutini un po’ meno soul.
Al di là delle possibili similitudini, le 15 tracce di “Harry’s house” hanno un’identità tutta loro, all’insegna del fare poche cose ma possibilmente bene, compresa la hit ascoltatissima e azzeccata “As it was”.
Il pop adulto e l’animo giovanile convivono, totalizzando ascolti da capogiro, nel Regno Unito tutto questo si può fare, facendo sentire noi italiani ascoltatori e recensori in questo caso terribilmente piccoli e provinciali.

Il nuovo singolo “Late Night Talking” è fresco e confidenziale al punto giusto, sembra che Harry Styles sappia stare nel presente ma guardando in maniera lungimirante anche al futuro, pescando però, come già detto, ampiamente nel passato e portando avanti una dimensione musicale intima, da cameretta.