*Sanremo 2020* Pinguini Tattici Nucleari “Ringo Starr”

Andiamo a conoscere i terzi classificati di Sanremo 2020, i Pinguini Tattici Nucleari.
Il gruppo nasce alla fine del 2010 a Bergamo. Il nome, secondo quanto raccontato dai componenti della band, deriverebbe dalla birra Tactical Nuclear Penguin, prodotta dal 2009 dal birrificio britannico BrewDog.
I Pinguini esordiscono nel 2012 con l’EP “Cartoni Animali” seguito dal primo album “Il re è nudo” (2014), facendosi notare subito per l’ironia, i testi spericolati e anticonformisti, il loro suonare da band ed essere attenti alle tematiche dei loro coetanei.
L’interesse nei loro confronti si conferma con gli album “Diamo un calcio all’Aldilà” (2015) e “Gioventù brucata” (2017), trattato anche da noi all’epoca nella rubrica “Decollo Immediato”, in collaborazione con il Mei Meeting degli Indipendenti.
Amadeus quando li ha presentati a Sanremo li ha definiti la band più indie del momento anche se loro si autodefiniscono semplicemente una band di musica leggera.
Ad avvicinarli ulteriormente alla kermesse è stato sicuramente il loro quarto album “Fuori dall’hype” (2019), molto suonato nelle piattaforme di streaming nonchè il loro primo approdo alla major Sony Music ed ora uscito di nuovo con l’aggiunta di 3 inediti, compreso il brano portato a Sanremo.
Ma come sono oggi i Pinguini? C’è da dire. ad essere sinceri, che hanno rinunciato alla loro caratteristiche naif e strampalate degli esordi per allinearsi ad un pop molto orecchiabile che parla principalmente di sentimenti, di quotidiano, di provincia il tutto condito con ironia e richiami al pop indipendenti degli ultimi anni.
Più Ex Otago e Cesare Cremonini che Elio e le Storie Tese, ai quali sono stati spesso (a torto secondo me) paragonati, tecnicamente più validi de Lo Stato Sociale, ironici e troppo adolescenziali in “Sashimi”, sanno anche ripescare il valore del racconto come in “Monopoli” o “Scatole”, due modi diversi di raccontarsi, dai sentimenti alle proprie origini ed aspirazioni.
“Cancelleria” e “Irene” rappresentano il loro interessante passato, il lato di loro che a me più intriga e sorprende.
Rassicuranti e leggeri in “Verdura”, hanno usato la sanremese “Ringo Starr” per farsi conoscere dalle grandi platee con una metafora piuttosto banale ma efficace.

Da non perdere il video dove viene riprodotta una famosa scena di “Ritorno al futuro” con il leader Riccardo Zanotti nella parte di Marty McFly sul palco del ballo di fine anno.
Il futuro ci dirà cosa sapranno fare da grandi, per ora i Pinguini si godono il podio, la gloria sanremese e il folto gruppo di fan che li andrà a vedere in tour