*CLASSICO* R.E.M. “Losing my religion” – 1991 –

Ci trasferiamo un periodo storico che ci ha regalato tante novità positive di cui ancora oggi vediamo gli effetti.
Il 1° Febbraio del 1991 il governo Sudafricano abolisce le ultime leggi razziali ancora in vigore: finisce così l’Apartheid, quell’ assurdofenomeno che per tanti anni ha tenuto separati la povera maggioranza nera dalla ricca minoranza bianca.
In Italia è la politica a subire dei cambiamenti: a Rimini,terminato il Congresso dei PCI, il segretario Achille Occhetto annuncia ufficialmente la nascita del Partito Democratico della Sinistra (PDS). contemporaneamente nascono anche Rifondazione Comunista e la Lega Nord
Era in corso la prima guerra del Golfo e il 18 Febbraio in Irak un aereo con a bordo il capitano Maurizio Cocciolone e il tenente Gianmarco Bellini viene abbattuto e i due militari sono fatti prigionieri dagli iracheni
Gli Stati Uniti erano ovviamente in prima fila in questa guerra, proprio da lì e per la precisione da Athens, cittadina del sud arriva una importante band che proprio nel Febbraio ’91 esce con un disco molto importante.
Loro sono i REM, nome che deriva da Rapid Eye Movement, una fase del sonno,la formazione capitanata dal cantante, musicista e paroliere Micheal Stipe ( un po’ la mente del gruppo) poi ci sono il chitarrista Peter Buck, il bassista Mike Mills e il batterista Bill Berry che in realtà ha abbandonato la band nel ’97 e non è mai stato ufficialmente sostituito. L’ album uscito nel Febbraio ’91 è “Out of time”. un disco che è servito, soprattutto da noi a fare conoscere questo gruppo che in realtà negli Stati Uniti aveva già un ottima carriera.
Tra le cose precedenti vi segnalo gli album “Murmur” dell’ 83 e “Document” dell’ 87, importanti per capire come i REM abbiamo sempre seguito un loro stlie, un rock cosiddetto sudista che si isipira a realtà come Byrds e Beach Boys e che è completamente estraneo alle mode e alle tendenze musicali degli anni ’80.
E’ grazie a questa coerenza e indipendenza che sono riusciti a conquistare un proprio pubblico, un fedele passaparola che li ha portati prima al primo contratto milonario e al conseguente lancio mondiale con “Green”, album dell’ 88 e poi all’ importante conferma con appunto “Out of time”.
Questo disco contiene perle come “Radio song”, l’ orecchiabile “Shiny Happy People” che vede la partecipazione di Cyndi, la rossa cantante dei B52’s e soprattutto “Losing my religion”, in assoluto la loro canzone più famosa anche se c’è da precisare una cosa: questo è un fenomeno che è accaduto soprattutto in Italia, infatti nel resto del mondo “Losing my religion” non è in assoluto la loro canzone più famosa ma rimane l’ emblema del modo di scrivere di Micheal Stipe. Gli elementi della sua scrittura sono sicuramente l’ ermetismo, quindi versi brevi che sono aperti a varie interpretazioni uniti ad una malinconia ed un pessimismo compensato spesso dalla musica.