*CLASSICO* Gianna Nannini “I maschi” – 1987 –

Ci spostiamo alla fine dell’ anno 1987, in quel periodo gli italiani sono chiamati a decidere sull’ affidarsi o no alle centrali nucleari per produrre energia, il risultato è una bocciatura e quindi si volta le spalle al nucleare.
Comincia ad attenuarsi la guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica, i due presidenti, Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov firmano un trattato per l’eliminazione dei missili a media gittata in Europa, un primo segnale che va verso un disarmo ancora lontano.
In Italia Gianfranco Fini diventa segretario del Movimento Sociale Italiano, otto anni dopo ci sarà la svolta di Fiuggi che porterà alla nascita di Alleanza Nazionale.
Arrivando alla musica, nel Dicembre ’87 vanno forte i Los Lobos con la loro versione de “La bamba” molto venduti e ballati anche i MARRS, un misterioso progetto dance che ci ha regalato il primo grande successo fatto di campionamenti e ritmi house in anticipo coi tempi. Poi i grandi George Micheal , Micheal Jackson, Sting ma l’ unica star italiana che nel Dicembre ’87 riesce a tenere testa a tutti questi nomi è Gianna Nannini.
Per lei era un grande periodo anche se non era tutto così facile e scontato.
Gianna viene da una gavetta fatta soprattutto di serate, concerti che l’hanno portata a far parte dei Flora, fauna e cemento, il gruppo capitanato da Mario Lavezzi e prodotto da Claudio Fabi e dalla ormai nota a tutti Mara Maionchi.
Fin dall’ inizio lei è appasionata di rock, blues,le canzoni che scrive sono intrise di femminismo, voglia di libertà e ribellione. In Italia sfondare con questo genere negli anni ’70 è molto difficile, non è un caso infatti che le sue prime soddisfazioni Gianna se le prende all’ estero e da noi sfonda veramente solo nell’ 84 con il suo sesto album “Puzzle” e soprattutto con “Fotoromanza”, la sua canzone strafamosa che riceve premi anon finire ed è numero 1 in Italia per 2 mesi e nei primi posti anche in Germania, Austria e Svizzera.
Nell’ 87 esce “Maschi ed altri” la sua prima raccolta ufficiale ed è una consacrazione perchè se è vero per lei è arrivato il successo commerciale molti fan della prima ora non avevano digerito questa la svolta melodica, si sentiva puzza di tradimento e di rinuncia alle sue origini rock. Questo tradimento in realtà non è mai stato consumato e in questa raccolta c’è tutto il riassunto della sua anima melorock come qualcuno l’aveva definita. C’è la trasgressione di “America” e “Vieni ragazzo”, la melodia di “Ragazzo dell’ Europa” e “Bello e impossibile” ed anche la canzone nuova dell’ epoca “I maschi”, anche questa ha contribuito al milione di copie vendute di questa raccolta