*CLASSICO* Bee Gees “Stayin’ Alive” – 1977 –

Parliamo di un gruppo che ha cominciato la propria carriera nel lontano 1963 ma nonostante questo si può considerare sempre attuale per quello che ha rappresentato e per quanto ancora ci fa sognare e ballare.
Il nome Bee Gees è legato a successi immortali già a partire dal ’67 con “Massachussets”, “Words” e “I’ve got a message to you”, la loro prima fase della carriera quando già ci stavano abituando al loro personalissimo modo di cantare che col tempo si sarebbe servito sempre di più del falsetto, e che ha fatto sì che tutto il mondo conoscesse i nomi di Barry, Robin e Maurice, i fratelli Gibb.
Dopo qualche anno di appannamento, arriva il loro secondo grande boom: nel 1976 i Bee Gees pubblicano l’album “Children of the world” (che scala la hit parade italiana) in cui si trova una delle canzoni più popolari della band britannica, “You should be dancing”; nello stesso anno il singolo “Love so right” è tra i più trasmesso dalle radio italiane. Discreto successo lo ottiene il doppio album dal vivo “Here…at last… Bee Gees Live”.
Nel 1977 il gruppo conosce un trionfo senza precedenti: il manager Stigwood, rinfrancato dalla ritrovata notorietà dei fratelli Gibb, propone alcune nuove canzoni, palesemente influenzate dalla moda della disco music, come colonna sonora del film La febbre del sabato sera (il cui titolo pare fosse stato suggerito proprio da Barry Gibb in persona…), con John Travolta. Se la pellicola riscuote un successo clamoroso, la colonna sonora diventa inaspettatamente uno dei dischi più venduti nella storia (in tutto il mondo supera la quota di 40 milioni di copie vendute, di cui 15 milioni solo negli USA): oltre la celeberrima “Stayin’alive”, sono inclusi i popolarissimi “Night fever” e “How deep is your love”. Da ricordare gli altri due singoli che si piazzano in prima posizione nelle classifiche, scritte ma non cantate dai fratelli Gibb, “If I can’t have you” di Yvonne Elliman e “More than a woman” dei Tavares.
Sulla scia dell’enorme fama di cui godono ora i Bee Gees, non sorprende il successo di altri due singoli scritti e prodotti dai fratelli Gibb, “Emotion” di Samantha Sang e “Grease” di Frankie Valli, entrambi numero uno negli Stati Uniti.
Vi dicevo prima che i Bee Gees sono sempre attuali, anche se la loro carriera è finita, causa la scomparsa di Maurice Gibb avvenuta nel 2003. Per celebrarli vi racconto una curiosità riguardante il classico “Stayin’ alive”.
Pare che questa canzone sia la più adatta a salvare la vita alle persone, lo afferma un medico che ha compiuto un particolare studio sul ritmo appropriato da imporre al massaggio cardiaco. Il dottor David Matlock ha sottoposto, presso il dipartimento di medicina dell’università dell’Illinois, quindici tra medici e studenti di medicina a vari test sul giusto ritmo per il massaggio cardiaco. L’operazione deve essere compiuta con un centinaio di compressioni al minuto. Bene, “Stayin’ alive” è proprio perfetta in quanto ha 103 battiti per minuto. “E’ una canzone veramente perfetta per una situazione di questo genere”, ha affermato Matlock. “Tutti la conoscono e possono tenerla a mente quando praticano il massaggio”.
Quindi viva la vita e viva i Bee Gees!!