*CLASSICO* Beck “Sexx Laws” – 1999 –

Vi porto negli Stati Uniti nella data del 30 Novembre del 1999.
In quel giorno è rimbalzata in tutto il mondo la notizia di una manifestazione di protesta che ha coinvolto migliaia di giovani in quel di Seattle, una cittadina americana che si trova nello stato di Washington e che da sempre raccoglie fermenti giovanili, che siano artistici o ideologici e li esporta in tutto il mondo. Da Seattle arrivavano geni della musica come Jimi Hendrix o Kurt Cobain, quello che insieme ai suoi Nirvana e al movimento musicale grunge ha dato voce al disagio giovanile degli anni ’90.
Questa volta a Seattle stava per nascere il movimento no-global, una nuova corrente di pensiero critica nei confronti delle banche, delle aziende multinazionali e della politica sfruttatrice dei paesi ricchi nei confronti di quelli poveri. Anche la musica negli Stati Uniti andava su binari non tradizionali, non soliti. Da Los Angeles arrivava Beck, un artista eclettico che in quel periodo ha rivoluzionato la figura del cantautore aggiornandola agli anni Novanta. Le sue canzoni partivano come pezzi country e poi venivano contaminate con tutto il possibile che possiamo immaginare. Elettronica, Hip hop , funky e rock non convenzionale diventando così un frullatore di suoni diversi, inaspettati.
Sono un perdente, allora perchè non mi uccidi?Così recitava “Loser”, il suo primo grande successo uscito nel ’94. Due anni dopo è stata la volta del suo album capolavoro “Odelay”, spiazzante e piacevole al tempo stesso, un disco che vi consiglio di ascoltare. Noi oggi come vi dicevo prima siamo nel ’99 e allora ecco il pezzo che stava uscendo in quel periodo, accompagnato da un video divertente dove c’era anche quel simpaticone di Jack Black nella parte di un santone e motivatore.
Con noi c’è Beck con “Sexx laws”.