Oggi andiamo in Australia per presentarvi una ragazza giovanissima arrivata in cima alle classifiche mondiali con un percorso che spesso non si addice a quelli incasellati nella categoria “teenager”.
Quante volte, infatti, parlando degli under 20 si fa riferimento alla tecnologia, alla schiavitù da cellulari, ai social e alla musica che nasce esclusivamente nella loro cameretta.
La protagonista di oggi si chiama Toni Watson, con un nome d’arte che la fa spesso confondere con un gruppo e un progetto, Tones and I, eppure la farina è tutta del suo sacco.
Nata in Australia a sud-est di Melbourne, Toni ha iniziato la sua attività musicale cantando in locali nella sua zona. Nel 2018 ha ottenuto un permesso per esibirsi come artista di strada nel centro di Melbourne; si è quindi trasferita a Byron Bay, dove le sue performance di strada hanno goduto di popolarità, fino a farle vincere una competizione di talenti locali.
Furgone, vita di strada e tanti inconvenienti sono la classica vita di una buskers che sceglie di rischiare fino a quasi rinunciare all’idea di vivere di musica, finchè non arriva per lei la grande occasione, viene notata da un manager che le propone il primo contratto.
Nasce così il progetto Tones and I, sfociato poi in “The Kids Are Coming”, un EP di 6 brani che rappresentano tutto il mondo di questa adolescente che ama ballare, divertirsi ma anche raccontare se stessa e il difficile mondo di chi vorrebbe vivere di musica.
Proprio di questo parla “Dance monkey”, pezzo che racconta di quanto sia impaziente la gente che occasionalmente vede le sue performance da busker, godendosi magari un minuto e applaudendola per poi scappare oppure pretendendo ore di esibizione, facendosi di nebbia ad ogni sua pausa.
“Dance monkey” ha cominciato scalando la classifica australiana arrivando alla numero 1, facendo partire come una scintilla un fenomeno diventato poi mondiale.
Dopo aver battutto in patria un record di permanenza al numero 1 appartenente addirittura alla superstar australiana Kylie Minogue, “Dance monkey” ha poi svettato in Irlanda, Norvegia, Svezia, Austria, Svizzera, Francia e arrivando anche nella top10 nel Regno Unito.
Il fenomeno è partito inesorabile ed ora sta investendo anche il nostro bel paese.