*OMAGGIO* I Camaleonti “Eternità” – 1970 –

Questa puntata è un omaggio a Tonino Cripezzi, cantante dei Camaleonti, una band, anzi un “complesso” come si chiamavano allora, che ha percorso quasi 60 anni di storia in maniera inossidabile e coerente.
Nati nel 1963, i Camaleonti sono stati tra i fautori di una vera rivoluzione musicale arrivata nel nostro paese grazie a Beatles, Rolling Stones e a tutta quella generazione di figli dei fiori e musicisti che volevano andare oltre al classico bel canto.
Il chitarrista Riki Maiocchi e il cantante Tonino Cripezzi già facevano parte dei musicisti di Memo Remigi al Santa Tecla di MIlano, due anni dopo sono stati messi sotto contratto da MIki Del Prete, paroliere e collaboratore di Adriano Celentano.
Dei Camaleonti, che spesso hanno cambiato diversi componenti, ha fatto parte, per tre anni importanti, anche Mario Lavezzi, che perse il posto nel gruppo dopo essere partito per il militare, nel 1968, mentre abbandonava il gruppo anche Riki Maiocchi, impegnato nella carriera solista.
Nel frattempo “L’ora dell’amore”, rifacimento in italiano di “Homburg”dei Procul Harum, era in cima alla Hit Parade, inaugurando per Tonino e soci una stagione gloriosa fatta di successi come “Io per lei”, “Applausi”, “Viso d’angelo”, “Eternità”, praticamente tre anni di fila costantemente in classifica con diverse canzoni e decine di settimane al numero 1.
Anche negli anni ’70 i Camaleonti non hanno mai mollato, per farvi due esempi hanno vinto un Disco per l’estate nel ’73 con “Perchè ti amo”, sono stati tre volte al Festival di Sanremo raggiugendo anche il podio, nel ’79, con “Quell’attimo in più” e nel ’93, insieme a Equipe 84, Dik Dik e altri della loro “scena” portarono la nostalgica “Come passa il tempo”, dove trionfava il riconoscibile e unico vibrato di Tonino.
Paladini del revival dei ’60 che esplose negli anni ’80, i Camaleonti hanno macinato fino ad oggi date su date in una sorta di tour infinito inserendo anche giovani componenti che hanno garantito alla band il rinnovamento. Tonino lo ricordiamo anche nel ’93 quando insieme ad Elio e le Storie Tese incise “Gomito a gomito con l’aborto”, un pezzo cult surreale che denota la curiosità e l’autoironia dell’artista.
Difficile rappresentare l’intera carriera di Tonino e dei Camaleonti con una sola canzone, il cuore ci porta però a “Eternità”, brano che arrivò quarto a Sanremo 1970 e che è stato scelto dal regista Paolo Virzì per il suo stupendo film “La prima cosa bella”. Chi l’ha visto già sa quante emozioni sono legate a questa canzone.