Omaggiamo uno degli artisti che prima di ogni altro in Italia è stato definito “confidenziale” (come Nicola Arigliano, Teddy Reno, Emilio Pericoli, Johnny Dorelli e l’amico Peppino di Capri) e ha continuato questo percorso senza volersi per forza adattare alle mode del momento.
Con noi Fred Bongusto, artista già ricordato nei giorni della sua scomparsa da tanti suoi colleghi, anche decisamente più giovani di lui, citato pescando da classici come “Frida”, “Balliamo” o quello più famoso, che cita la famosa rotonda di Senigallia, di cui vi parlo dopo.
Fred arrivava dal Molise, più precisamente da Campobasso, dove nacque nel 1935. Già oggi chi vive lontano dalle grandi città è fortemente penalizzato, pensate nell’Italia di inizio anni ’60 come poteva essere forte il gap tra un Italia più acculturata, curiosa e quella rurale, agricola, popolare.
Fred era il classico emigrato con la valigia di cartone che tentava di sbarcare il lunario a Roma, Milano, cantando nei night club e sperando in una audizione che un giorno miracolosamente arrivò.
Il suo debutto ufficiale avvenne nel 1960 ma il successo, quello grande che riteneva di meritarsi, tardava ad arrivare.
Quattro anni dopo la vita di Fred Bongusto è ad un bivio: nonostante sia già autore di un motivetto musicale che funge da stacchetto in televisione ma che anni dopo tutti avrebbero riconosciuto come la musica di “Amore fermati”, non riesce ad emergere.
Incontra per caso Gorny Kramer, un famoso arrangiatore dell’epoca e gli propone una canzone, lui capisce che il pezzo è forte ma per motivi personali non può al momento aliutarlo.
Allora va in RCA e registrare il brano con un arrangiatore brasiliano ma anche lui, per altri motivi, deve ritornare in Brasile.
La palla passa ad Augusto Martelli che, già al lavoro con Mina, a sua volta gli manda suo papa, insomma sembra che questo brano sia stregato, nessuno riesce a portare a termine le registrazione al punto che Fred già stava preparando le valigie per tornare in Molise.
Il pezzo riesce finalemente esce, la radio lo suona e fa il botto: boom nei juke box, 45 giri venduto a livello record.
Quel pezzo ha cambiato per sempre la vita di Fred Bongusto quel pezzo si chiama “Una rotonda sul mare”.