Marracash fa ancora centro

“Noi, loro e gli altri” è il sesto album del rapper, un disco consapevole e maturo, che descrive la nostra società partendo da sè stesso e dalle proprie fragilità.

Con il senno di poi possiamo dirlo: “Persona” (uscito nel 2019 e cinque volte disco di platino), oltre ad essere stato un grande successo a livello commerciale, è stato forse l’unico album che negli ultimi due anni abbia lasciato realmente un segno e che non abbia minimamente risentito dei giorni che passano.
Ora da “Persona” Marracash passa alle persone, all’umanità sempre più impazzita nell’era della pandemia, all’amore che ci attraversa e che lui stesso ha vissuto, quello appena finito con Elodie che appare nella copertina dell’album e nel video del primo singolo “Crazy Love “.
“Noi, loro e gli altri” è un titolo che fa riferimento alle continue divisioni in tribù, aree di opinioni politiche, mediche e pandemiche, filosofiche e alimentari nelle quali è ormai lacerata la nostra società e sulle quali i social basano il proprio guadagno e la propria affermazione.
“Riesco a immaginare più la fine del mondo che la fine della differenze sociali” ci dice Marracash in “Loro”, il pezzo che apre il disco e anche l’ultimo che è stato scritto, i riferimenti a fatti e personaggi sono degli ultimi giorni e ci raccontano un mondo in cui si rivendica il diritto all’identità, ma allo stesso tempo si perde la visione d’insieme.
“Pagliaccio” cita Scarface con tanto di campionamento della voce di Luciano Pavarotti su “Vesti la giubba” mentre “Love” (insieme a Gue Pequeno) è un inno all’amicizia sulle note dance anni ’90 di Guru Josh e della sua “Infinity”.
La sorpresa più grande e più chiacchierata del disco è contenuta nell’autobiografica “Io”: il campionamento tratto de “Gli angeli” di Vasco Rossi (che Marra ha conosciuto tempo fa’ di persona e che via social si è complimentato con il rapper).
Non mancano i pezzi sbruffoni tipici del genere come “Cosplayer” e “Cliffhanger” dove le invettive sono tutte argomentate, argute, col risultato di farci sorridere e riflettere, soprattutto su come i rapper da reitetti rifiutati da tutti oggi per il business siano diventati i nuovi tronisti.
“Dubbi” e “Noi” sono assolutamente da ascoltare, per il loro essere analitiche e introspettive, ospiti d’eccezione sono Calcutta in “Laurea ad Honorem” e Blanco in “Nemesi”, altri non dichiarati ma riconoscibili nell’arco dell’album sono Mahmood, Salmo, Fabri Fibra e Joan Thiele.
Il concetto di “Noi, loro, gli altri” è descritto bene anche dalle tre copertine uscite insieme all’album: in una l’artista è ritratto con la famiglia e con le persone care che rappresentano il “Noi”, poi con i discografici che sono “Loro”, le persone con le quali abbiamo a che fare, volenti o nolenti, infine in mezzo a “Gli Altri”, la folla in uno scatto in bianco e nero.
Marz e Zef producono un disco che conferma Marracash il “King del Rap” che, non domo di quello che già ha rappresentato in questi anni, continua e crescere e maturare.

Qui il video di “Crazy Love” con la partecipazione di Elodie: