I’m not a Blonde “Not that girl”

Con noi un progetto italiano di respiro internazionale.
Le I’m Not a Blonde sono Camilla Matley e Chiara Castello, duo milanese uscito con il secondo album “Under the rug”, per l’etichetta torinese INRI, giò nota a noi per avere lanciato, ad esempio, Bianco e Levante.
Il loro mondo musicale è un mix tra anni ’80 e ’90 nella loro parte elettro punk pop e all’elettronica indie degli anni ’90, cantano in inglese e, soprattutto in questo disco, hanno un anima pop che rende il loro linguaggio ancora più universale.
Le nove storie presenti nel disco affrontano le nostre paure, quelle che non possono essere nascoste sotto il tappeto (da cui il titolo dell’album “Under the rug”).
C’è la paura di perdersi, di perdere la propria identità, la paura di invecchiare (“Too Old”), di essere esclusi e sentirsi diversi (‘Not That Girl’), la paura di perdere qualcuno, quella di sentirsi impotenti e quella di mostrarsi per quello che si è.
L’album, un po’ come tutta la loro musica, parte dalla cupezza ma si apre, a volte inaspettatamente, alla solarità, regalandoci anche alcuni gioielli pop che sembrano sospesi nel tempo. Non è un caso che, tra le cose loro che si possono trovare su Youtube c’è la cover di un pezzo dei Cure, uno dei gruppi che nella storia sono stati capaci di trasformare l’oscurità, il disagio in qualcosa di sublime, a volte persino gioioso.
Ma tornando alle I’m Not a Blonde, a rappresentare il loro album ci sono brani come “No drugs”, “Too old”, “Happy Face” che parla del ruolo che siamo costretti a recitare quando siamo di fronte agli altri, invitandoci a gettare la maschera e a mostrarci per quello che siamo.
La ricerca della semplicità in questo disco è un obiettivo anche musicale, lo dimostra anche “Not that girl”, un altro pezzo che ci invita ad essere noi stessi, a non dipendere dal giudizio degli altri, un brano squisitamente pop che starebbe bene in un disco di Katy Perry e che ha anche il pregio di distaccarsi dai clichè della musica che oggi imperversa su ogni piattaforma.