Gemitaiz (Feat. Coez) “Davide”

Ci trasferiamo a Roma per ritrovare uno dei principali rapper della generazione intermedia, quelli che, per intenderci, si sono ritrovati trentenni e considerati ancora giovani promesse e nel frattempo sono già incalzati dai giovanissimi.
Eppure i trentenni sono forse i rapper più preparati e interessanti del periodo, oggi il protagonista è il romano Davide De Luca in arte Gemitaiz.
Si chiama proprio Davide il terzo lavoro di Gemitaiz, un disco che, a suo dire, è venuto fuori in maniera molto spontanea ed è il naturale proseguimento del precedente “Nonostante tutto”.
Quello che colpisce al primo ascolto è la volontà di fare un disco contemporaneo, maturo ma anche strizzando l’occhio a quei giovanissimi che oggi vorrebbero rubargli la scena.
Le collaborazione sono veramente tante, ci sono nientemeno che Guè Pequeno, Achille Lauro, Fabri Fibra, Coez e Madman, amici con i quali Gemitaiz condivide cose che vanno oltre alla musica.
Davide stesso spiega che il featuring lo sceglie in base al beat della canzone, in base a come suona il pezzo lui chiama il rapper che secondo lui meglio si addice a quella sonorità, che meglio è in grado di dar voce a quel particolare suono.
Numerosi sono i produttori, ogni pezzo è quasi un mondo a sè.
“Per fare successo devi fare trap”, canta Gemitaiz nel brano “Pezzo Trap” con Fabri Fibra, il più adatto quando si tratta di fare ironia.
Gemitaiz pensa anche che il rap in Italia sia diventato soprattutto una moda, che ce ne sia forse troppo in giro e che alcune derive assurde come il playback nei concerti finiscano per danneggiare l’intero genere.
In più c’è una generazione che sta crescendo ascoltando il rap con un’idea sbagliata. Nei dischi secondo Gemitaiz serve anche intimità, va bene la classica arroganza del rapper che si autoelogia ma non deve essere l’unico clichè, altrimenti è un gioco fine a se stesso.
A dare il titolo all’album c’è “Davide”, canzone realizzata insieme all’ amico Coez, un pezzo che rappresenta la perfetta sintesi tra i due artisti.