Franco126 e il cuore di Roma

“Nessun perchè” e “Blue Jeans” (insieme a Calcutta) sono i due singoli che fanno salire le quotazioni del cantautore e rapper, tra i più apprezzati della nuova scena capitolina.

Non sarà l’ombelico del mondo (musicale) come Londra, non detterà moda come Milano o Parigi, non sarà all’avanguardia come Berlino, ma la nostra capitale è da sempre fucina di artisti che rappresentano al meglio i pregi, i difetti e le contraddizioni del nostro amato e odiato paese.
Nella “Roma caput Mundi” di oggi ci sono diverse voci che in modo sghembo, imperfetto tecnicamente ma spontaneo, ci raccontano un quotidiano romantico, diffcile e appassionato.
Franco126 (all’anagrafe Franco Bertollini) rappresenta, nel bene e nel male, la scena musicale romana di oggi, che racconta con semplicità la vita amorosa, fuggendo la politica e il sociale, perchè è grazie al particolare, al singolo, che capiamo prima noi stessi e poi gli altri.
Appassionato da sempre di parole e di rime, Franco ha annunciato il suo ritorno musicale dopo l’album d’esordio “Stanza singola” (2019) accendendo a sorpresa diverse luminarie sui ponti di Roma in una scenografica azione di guerrilla marketing.
A Trastevere, luogo della sua nascita e crescita, sul ponte Sisto si è illuminata la scritta “Forse era un po’ meglio prima, ero un po’ meglio anch’io”, mentre sul nuovo ponte della Musica prima di Natale splendeva “E questa pioggia si stancherà, e il tempo corre sui fili del tram” e sui vecchi archi di ponte Milvio aleggiava “Io avevo addosso gli stessi blue jeans e tu avevi in bocca le stesse bugie”.
Le parole sono tratte da “Blue Jeans”, malinconico e intimo singolo cantato insieme a Calcutta, uno dei tanti artisti (come Coez, Tommaso Paradiso, Gemitaiz, Gianni Bismark e Carl Brave) ad avere condiviso con Franco quella visione corale di una romanità semplice e quotidiana da quartiere, non certo da “Grande bellezza”.

Qui il video di “Blue Jeans”:

“Blue Jeans” è il primo tempo di un film che ora ha un risvolto inaspettato, un brano che Franco stesso definisce “il mio azzardo disco-funk”, l’approdo ad uno stile che sembra lontano dalla malinconia metropolitana che aveva rappresentato finora.
“Nessun perchè” ci fa inaspettatamente ballare e aumenta l’attesa per il suo secondo album, che sarà comunque e sempre all’insegna di una romanità saggia e popolare, con Franco Califano e il Monnezza nel cuore, e con il sostegno di Piotta, che sappiamo essere suo fan da sempre.

Qui il video di “Nessun perchè”: