Vi porto nell’estate 2015 e per prima cosa facciamo un piccolo giro nello spazio.
L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti torna infatti sulla Terra dopo ben 200 giorni in orbita. Diventa così la prima donna al mondo, ad aver trascorso più giorni nello spazio e ad aver affrontato la missione più lunga, superando il precedente record dell’americana Sunita Williams di 195 giorni.
Tornando sulla terra, il mondo del calcio viene scosso dallo scandalo corruzione che causa le dimissioni del dirigente Joseph Blatter, mentre per la musica ci dobbiamo trasferire a Barcellona
Qui troviamo una canzone ed un artista destinati a tenerci compagnia per molto tempo.
Alvaro Soler è un musicista spagnolo cresciuto tra Barcellona e Tokyo, con la passione viscerale per Berlino, città dove trova le ispirazioni e dove registra le sue canzoni.
Già nominando queste tre città vi faccio capire l’ originalità di questo artista che, all’ orgoglio di essere spagnolo e nello specifico catalano, unisce una curiosità pop senza limiti.
Figlio di genitori tedeschi e spagnoli, è un giramondo già paragonato per le sonorità e i ritmi a Manu Chao, che proprio come lui, trovò la fortuna in Francia dove è nato da una famiglia fuggita dalla Spagna per scappare dal regime franchista.
Ma il sapore che rende originale la sua musica è l’ inaspetatta influenza orientale, spiazzante ma armonica ad un genere che mantiene un calore mediterraneo.
Il suo album di debutto è stato registrato a Berlino, in uno studio trasformato in parco giochi fatto di tastiere, percussioni, chitarre e xilofoni.
Ad anticiparlo un brano trascinante e gioioso, potenziale tormentone perché universale e concentrato su un semplice concetto: tutti noi nasciamo e cresciamo sotto lo stesso sole.
“El mismo sol” è stata la canzone più ascoltata dell’estate 2015.