Coma_Cose “Granata”

Che rapporto avete con i giochi di parole?
Ve lo chiedo ancora prima di presentarvi i Coma Cose, duo italiano formato da Fausto Lama e Francesca Mesiano – rispettivamente meglio conosciuti come Edipo e California – che ha pubblicato il primo vero album dal titolo “Hype Aura”.
Già il titolo ci fa entrare nel loro fantasioso mondo, si può dire infatti che, visti i singoli che hanno anticipato il lavoro, fossero già accompagnati da un’aura di Hype, espressione che significa attenzione, chiacchiericcio e attesa nei loro confronti.
Il titolo però può anche voler dire “hai paura”, quasi un voler esorcizzare la tensione per una prova comunque attesa.
Il linguaggio musicale dei Coma Cose è un pop di chiara ispirazione rap che poggia su riflessioni sparse, immagini al fulmicotone e, come vi dicevo prima, continui giochi di parole divertenti per alcuni, geniali per altri ma anche stucchevoli alla lunga per i detrattori.
Un cosa però è certa: i Coma Cose non assomigliano a nessuno, se non a loro stessi, questo è un grande punto a loro favore, il loro obiettivo è raccontare se stessi, senza cadere nei clichè dell’indie pop che oggi invade tutte le playlist di Spotify e senza cercare per forza il tormentone pop.
Sembrano quasi quei gruppi che negli anni ’90 hanno provato a creare un nuovo linguaggio della musica italiana, molti dei quali sono spariti nel nulla, ma l’eredità nelle scene musicali (MIlano in questo caso, sempre presentte nei pezzi) rimane viva e si ripropone.
Cosi ecco citazioni e accostamenti curiosi, come l’amaro del capo e la dolce Venere di Rimmel di De Gregori, l’inaspettato romanticismo di “Mancarsi” dove rivendicano il loro essere coppia, artistica e non, il rappato vecchia scuola e il gusto artigianale per le melodie semplici.
I Coma Cose non assomigliano (per fortuna aggiungo io) alle ondate musicali trap e indie italiane che affollano soprattutto Spotify, sono più di ogni altra cosa una ricerca di personalità e originalità, non sempre ci riescono ma di questi tempi almeno provarci è nobile e apprezzabile.