*CLASSICO* – Robert Miles “Children” – 1996 –

Robert Miles, all’anagrafe Roberto Concina, è stato un dj e produttore italiano, alfiere della nostra dance all’ estero e protagonista nelle classifiche mondiale a metà degli anni novanta.
Il suo singolo “Children” ha venduto oltre 5 milioni di copie diventando un successo mondiale e riscrivendo i confini della dance, sia quella definita commerciale che quella da club, che sia techno o trance.
Da quel successo infatti si è affermato nelle discoteche di tutta Europa un genere chiamato dream music che trovava tra i suoi fautori da noi suoi colleghi come Gianni Parrini e che ha accompagnato il cambio di corso artistico delle nostre discoteche, divenute da quel momento dei luoghi aperti anche ad un intrattenimento musicalmente più soft, oltre ad attività collaterali legate a meditazione e forme di ristorazione prima impensabile.
Ovviamente questi cambiamenti erano causati da diversi fattori, non tutti legati alla sua musica, ma è innegabile che, prima “Children”, poi altre hit come “Fable” o “One and One” abbiano accompagnato queste fasi di passaggio, con la allora techno che assumeva caratteri più melodici e toni più malinconici.
Dopo essersi fatto conoscere come dj nei club di diverse città europee, Robert MIles scala la classifica americana (arrivando pure al primo posto della Billboard Hot Dance Club Play), austriaca, francese, tedesca, belga, norvegese, svedese, svizzera e britannica e si impose come uno degli esponenti di punta del genere trance – oltre ad ottenere buoni piazzamenti anche in altri paesi europei. “Childen” conquistò un disco d’oro in Svezia e ben cinque dischi di platino: in Francia, in Germania, in Norvegia, nel Regno Unito e in Svizzera.
Il suo album “Dreamland” nel 1996 sfonda in tutto il mondo e diventa l’unico italiano a vincere il Brit Award come Best International New Come.
Nel corso della sua carriera Robert Miles ha pubblicato sei dischi: il primo, “Dreamland”, è uscito nel 1996, mentre l’ultimo è “Th1rt3en” del 2011.
All’inizio del 2000 dà vita alla sua etichetta indipendente, la Salt Records (suitably:alternative), con la quale pubblica Organik e Miles Gurtu, lontani dal genere che lo ha reso celebre.
Nel 2011 pubblica Thirteen collaborando con Robert Fripp e Dave Okumu.

 

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