Mauro Ermanno Giovanardi è un cantautore il cui stile è sicuramente figlio di due grandi folgorazioni musicali. La prima ce l’ha avuta da ragazzino, erano la fine degli anni ’70 quando il punk e la new wave spazzavano via tutto quello che significava musica rock. L’approccio diventava più semplice e selvaggio, all’ auto compiacimento dei bravi musicisti si sostituiva la rabbia primordiale di chi voleva, con pochi mezzi e anche poca preparazione tecnica, comunicare con la musica. Uno degli eroi di Mauro Ermanno Giovanardi è stato fin dall’inizio Nick Cave, cantautore oscuro e profondo.
A questa passione per lui si è sommata negli anni la stima per Luigi Tenco e per tutti quelli che, in Italia dagli anni ’60 in poi hanno aperto la via ai cantautori.
Questi due mondi si fondevano alla perfezione nei La Crus, la band dove Mauro ha militato in pianta stabile dal ’94 fino al 2008 e della quale, insieme a Cesare Malfatti, rappresentava la colonna portante.
I La Crus sono stati anche parte integrante della scena rock indipendente italiana degli anni ’90, quella che ha scardinato per la prima volta i meccanismi promozionali e stilistici tradizionali del nostro paese.
Da Milano (e dall’Accademia di Brera per essere precisi) insieme a loro sono usciti e si sono affermati gli Afterhours e Cristina Donà, dall’Emilia i CSI, nati dall’ esperienza del CCCP di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni.
Non dimentichiamo da Bologna il gruppo rap dei Sangue Misto, dai quali è uscito poi Neffa, vagando per l’Italia segnaliamo i Casino Royale, Subsonica, Mau Mau ed Ustmamò.
A questa stagione musicale esaltante Mauro Ermanno Giovanardi ha dedicato, nel 2017, un album omaggio pensato e registrato da chi quella stagione l’ha vissuta in prima persona, i La Crus si sono ritrovati solo in due occasioni: nel 2019 per un minitour, ma io vorrei concentrarmi sul loro ultimo atto discografico ufficiale.
Nel 2011 sul palco del festival di Sanremo, Mauro Emanno Giovanardi, insieme si La Crus ha presentato “Io confesso”, la canzone preferita del direttore artistico e conduttore Gianni Morandi, un brano romantico che ruota attorno alla frase chiave “Posso resistere a tutto, ma alle tentazioni no”.