*CLASSICO* Kings of Leon “Only by the night” -2008-


Ci spostiamo negli Stati Uniti, per la precisione nel Tennesee, dove ritroviamo un quartetto “formato famiglia” composto da Caleb, Jared, Matthew e Nathan Followill (tre fratelli e un cugino).
I Kings Of Leon si sono formati nel 1999 e fin dall’ inizio ci hanno proposto un rock sudista tipico delle loro zone, venato di blues e tanta energia autentica.
Così almeno è stato per i primi tre capitoli della loro carriera, stranamente ignorati in patria e al contrario al centro di un notevole interesse nel Regno Unito, nonostante la loro storia e le loro influenze fossero totalmente americane.
Cresciuti al seguito del padre predicatore religioso della Chiesa Pentecostale, i tre fratelli Followill hanno passato la maggior parte della loro vita viaggiando in ogni parte del sud degli Stati Uniti suonando spesso nelle chiese e facendo già, inconsapevolmente una vita da artisti. Dalla chiesa al rock’n’roll il passo è stato, se non breve, comunque inevitabile, a costo di inimicarsi la comunità religiosa della quale facevano parte ma che ha riservato loro parecchie delusioni, compresi i vizi non certo ortodossi del padre, costretto a dimettersi da predicatore e a rendere conto di questo ai figli disorientati.
Nel 2008 i Kings Of Leon avevano già alle spalle tre album a alcuni pezzi notevoli come “Molly’s Chambers” e “California Waiting”, la loro musica infiammava già palchi di numerosi Festival e rappresentava quel rock energico di cui altrove si erano perse le tracce. Mancava però quel quid che possiamo chiamare maturità, consapevolezza, l’ elemento che trasforma una onesta rock band come tante in una realtà unica e riconoscibile.
Ecco, forse nel 2008 i Kings Of Leon con “Only by the night” hanno trovato la loro quadratura del cerchio: l’ energia del rock sudista mediata da atmosfere talvolta notturne e in altri momenti raffinate, ricercate nei suoni come mai avevano fatto.
Il gruppo ha partorito questo album durante un anno trascorso in tour, il risultato è in bilico tra il rock da arena, tradizione targata Creedence e Led Zeppelin con una aggiunto di inaspettato romanticismo, per dei “grezzoni” come loro una autentica novità.
Tutti gli undici pezzi dell’ album sono rilevanti, compresi i fortunati singoli “Use somebody” e “Sex on fire”.