*CLASSICO* Gabriella Cilmi “Sweet about me” – 2008 –

Oggi riapriamo il capitolo artisti o artiste italo australiani.
Inutile negare che tra il nostro paese e l’Australia ci siano parecchi fili conduttori dovuti principalmente all’emigrazione italiana dell’inizio di secolo scorso che ha portato alla ribalta artisti a livello internazionale ma anche solo a livello locale
Basti pensare che esiste un accademia letteraria italo australiana, un festival musicale italo australiano, comunità virtuali e non che portano avanti questo discorso.
Negli anni scorsi si sono affermate, soprattutto nel Regno Unito cantanti come Tina Arena, Alessandra Ambrosio e Natalie Imbruglia magari di altra adozione ma comunque italoaustraliane di fatto .
Stavolta andiamo nel 2008 quando ad avere un successo mondiale è stata una allora giovanissima Gabriella Cilmi, di chiare origini calabresi e siciliane.
La carriera musicale della cantautrice era cominciata nel 2005, quando, a 14 anni, ha inciso due tracce per la colonna sonora del film “Hating Alison Ashley per poi cominciare un’intensa attività dal vivo come supporter delle Sugababes, Rufus Wainwright e i Nouvelle Vague.
E’ nel 2008 quando, all’età di 17 anni, Gabriella esplode come femomeno pop mondiale grazie alla canzone “Sweet about me” e all’album “Lessons to Be Learned” dal quale vengono estratti ben 5 singoli e che rimane nelle classifiche per quasi due anni, tempo di sfornare già il successivo disco “Ten”, trainato da “On a mission”.

Percepita all’epoca come popstar, Gabriella è crescita con passioni musicali più orientate verso il pop e il rock d’autore, dai Led Zeppelin a Van Morrison, fino ad arrivare al trip hop anni ’90 di artisti come Portishead e Massive Attack.
Forse è per questo che, pur non rinnegando il successo dei suoi esordi, nel 2012 Gabriella decide di rompere il contratto con la Island per mettersi in proprio con la sua etichetta CilmiSweetness e a intraprendere un percorso social dove incontra e intervista professionisti che si occupano di consapevolezza personale e di musica ma non nel senso strettamente commerciale del termine.
Il suo terzo album “The Sting”, uscito nel 2013 è il manifesto di questo cambiamento, un album che, pagando lo scotto della poca promozione, passa inosservato al grande pubblico e in qualche modo fa da spartiacque alla sua carriera che comunque continua anche senza grandi riflettori e grandi vendite.
Noi ora ce la ascoltiamo al top del successo pop con “Sweet about me”.