Andrea Lorenzoni “Forza di andare via”

Ritorna Andrea Lorenzoni, cantautore bolognese arrivato al secondo album solista passando per l’esperienza della poesia tuttora presente nelle sue attività.
Proveniente dall’esperienza dei Divanofobia, band che fondeva poesia e rock cantautorale, Andrea ha cominciato l’attività solista su consiglio di Lucio Dalla che si è interessato al suo talento poco prima della sua prematura scomparsa.
Con queste premesse due anni fa’ nasceva “Mondo Club”, album d’esordio che si muoveva su coordinate pop schivando le banalità.
Oggi Andrea si è imbarcato in una nuova avventura che si chiama “Senza fiori”, album vario e coraggioso per i tempi “liquidi” e distratti di oggi, disco che si salva però dal rischio schizofrenia proprio per la matrice pop che lo permea, più di quello che può sembrare.
La produzione dell’americano Justin Bennett ci porta ai sapori cupi del rock alternativo anni ’90, le canzoni spaziano tra tante influenze, partendo dal cantautorato alla De Gregori come in “Sfide velodromiche sul KIlimangiaro”, bel pezzo che apre il disco.
Fa capolino anche la poesia nell’energica title track “Senza fiori”, si sentono le influenze di Morgan ne “La disillusione”, A Toys Orchestra o se vogliamo i Verdena in “Su come puntini”, cresce ascolto dopo ascolto l’ardita “Il ventre della donna”, chiude l’album in dolcezza “Futuro”, brano che non sfigurerebbe in un disco di Cesare Cremonini.
“Senza fiori” non ha un brano solo che lo possa a pieno rappresentare proprio perchè è fatto di tanti mondi, tra i quali anche quello elettronico “alla Cosmo” di “Forza di andare via”, brano immediato che ha dei suoni anni ’80 credibili e rimane in testa senza staccarsi per un bel po’.